Se sei titolare di una start-up innovativa o vuoi crearla hai trovato l’articolo che fa al caso tuo!
Partendo dalla definizione di start-up, abbiamo creato una breve guida che ti spiega il mondo delle start-up innovative: cosa sono, quante ce ne sono in Italia, come crearle, quali sono i requisiti da rispettare e quali sono i vantaggi di questa tipologia di società.
Verso la fine dell’articolo, ti forniamo 3 esempi pratici di start-up innovative, così che tu possa capire di cosa stiamo parlando. Sei pront*? Via!
Start-up innovative: cosa sono?
Le start-up innovative sono società di capitali residenti in Italia o in un altro Paese membro dell’UE (purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia) aventi come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Cosa significa questo?
È necessario che l’oggetto sociale (cioè la descrizione dell’obiettivo che la startup si prefigge al momento della sua costituzione):
- indichi precisamente i prodotti o servizi che la startup sviluppa, produce o commercializza;
- tali prodotti o servizi devono essere innovativi, cioè nuovi o che producono innovazione;
- i prodotti o servizi che la startup offre devono avere un alto valore tecnologico, cioè devono essere basati sull’uso di una particolare tecnologia (es. IA, blockchain, ecc.).
Questi requisiti sono fondamentali e devono risultare chiaramente dall’oggetto sociale!
Se l’oggetto sociale è stato scritto in modo tale da non evidenziare chiaramente questi aspetti, oppure se la società semplicemente non possiede questi requisiti, la richiesta di iscrizione della società nella sezione speciale dedicata alle startup innovative può essere rifiutata!
Il numero delle start-up innovative sta crescendo notevolmente: secondo i dati del terzo trimestre 2022, in Italia ci sono oltre 14.700 società iscritte al Registro delle imprese. A pubblicare il dato è il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il suo monitoraggio trimestrale dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle start-up innovative. Si conferma, così, il trend di crescita delle start-up sul territorio italiano. Sul podio, le prime tre regioni italiane per numero di start-up sono: Lombardia, Lazio e Campania.
Come creare una start-up
Se desideri aprire una società di questo tipo, devi sapere che per creare una start-up innovativa è necessario seguire i seguenti passaggi:
- creare una società di capitali, anche in forma cooperativa;
- dichiarare l’inizio attività;
- richiedere l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle imprese: Registro delle start-up innovative.
Di cosa si tratta? Il Registro delle start-up innovative è una sezione online del Registro delle imprese, ossia del registro pubblico informatico previsto dal Codice Civile, che può essere considerato come una sorta di “anagrafe delle imprese” poiché contiene tutte le informazioni relative alle imprese (denominazione, statuto, amministratori, sede, etc.). Oltre all’obbligatoria iscrizione nella sezione ordinaria del Registro delle imprese, le start-up innovative devono essere iscritte anche nella sezione speciale per le start-up.
Nella pratica la domanda d’iscrizione si presenta in forma telematica con firma digitale tramite una Comunicazione Unica al registro delle imprese, all’Agenzia delle Entrate, all’INPS e all’INAIL e costituisce un passo obbligatorio per la costituzione della società.
Oltre alla registrazione obbligatoria al Registro delle imprese, nella sua sezione speciale, le start-up devono rispettare una serie di requisiti per poter essere costituite. Vediamoli
Cosa succede quando una start-up compie 5 anni?
Come vedremo nel prossimo paragrafo, le start-up innovative possono beneficiare di specifici vantaggi per una durata di tempo di 5 anni. Dopodiché cosa accade?
Alla scadenza del 5° anno dall’ottenimento della qualifica di start-up, le start-up innovative hanno come vantaggio la trasformazione in PMI innovative senza soluzione di continuità.
Ciò significa che, in caso di successo, le startup innovative diventate mature che continuano a caratterizzarsi per una significativa componente di innovazione possono trasformarsi in PMI innovative, passando direttamente dalla sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative a quella delle PMI innovative, continuando a mantenere l’iscrizione nella sezione speciale e quindi senza perdere il diritto ai benefici disponibili.
Requisiti startup innovative: quali sono?
Ai sensi della normativa di riferimento (DL 179/2012, art.25, comma 2) una start-up innovativa deve rispettare i seguenti requisiti:
Requisiti oggettivi
- la società deve essere nuova o costituita da non più di 5 anni (60 mesi);
- l’impresa deve avere residenza in Italia o in uno degli Stati dell’Unione Europea (a condizione che abbia una sede produttiva o una filiale in Italia);
- a partire dal secondo anno, la società deve avere un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro;
- la società non deve distribuire o aver distribuito utili;
- la società non deve essere stata costituita da una fusione, una scissione societaria o a seguito di una cessione d’azienda o di ramo d’azienda;
- inoltre, come già visto sopra, la società deve avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Requisiti soggettivi
Inoltre una start-up è innovativa se rispetta almeno uno di questi tre requisiti:
- sostiene spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione;
- sceglie personale altamente qualificato (almeno 1 su 3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori – oppure almeno 2 su 3 con laurea magistrale);
- è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o un titolare di software registrato.
Startup innovative: quali sono i vantaggi?
Una volta iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese, le start-up possono usufruire di alcuni vantaggi per un massimo di 5 anni. Ecco alcune tra le più interessanti agevolazioni dedicate alle start-up innovative:
- vantaggi economici, in particolare minori oneri per la costituzione e costituzione digitale e gratuita (per start-up costituite in forma s.r.l)
- vantaggi per gli investitori, in forma di incentivi fiscali: gli investitori che investono in startup innovative hanno diritto a un importante sgravio fiscale (detrazione fino al 50% per redditi IRPEF, se persone fisiche);
- Smart&Start Italia: si tratta di un incentivo che prevede l’erogazione di un finanziamento a tasso zero per progetti di sviluppo imprenditoriale con un programma di spesa di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro. Il finanziamento copre, senza alcuna garanzia, fino all’80% delle spese ammissibili o fino al 90% se la startup è costituita da donne e/o da giovani sotto i 35 anni, oppure se tra i soci è presente un dottore di ricerca italiano;
- può raccogliere capitali tramite campagne di equity crowdfunding. A tal proposito l’Italia è il primo paese in Europa a aver creato una normativa specifica per l’equity crowdfunding, visto come strumento che può favorire lo sviluppo delle start-up innovative attraverso regole e modalità di finanziamento in grado di sfruttare le potenzialità di internet.
- deroghe alla disciplina societaria ordinaria, secondo cui alle start-up innovative costituite in forma di s.r.l è consentito di: creare categorie di quote dotate di particolari diritti (ad esempio, si possono prevedere categorie di quote che non attribuiscono diritti di voto o che ne attribuiscono in misura non proporzionale alla partecipazione); effettuare operazioni sulle proprie quote; emettere strumenti finanziari partecipativi; offrire al pubblico quote di capitale.
- remunerazione di dipendenti e collaboratori attraverso strumenti di partecipazione al capitale. Le startup innovative possono remunerare i propri collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale (come le stock option), e i fornitori di servizi esterni attraverso schemi di work for equity. Il reddito derivante dall’assegnazione di tali strumenti non concorre alla formazione del reddito imponibile, né ai fini fiscali, né ai fini contributivi. Inoltre, fatto salvo un minimo previsto dai contratti collettivi di categoria, le parti possono stabilire in totale autonomia le componenti fisse e variabili della retribuzione, concordate ad esempio sulla base all’efficienza o alla redditività dell’impresa o ad altri obiettivi o parametri di rendimento;
- Fail fast: in caso di insuccesso, le startup innovative possono contare su procedure più rapide e meno gravose rispetto a quelle ordinarie per concludere le proprie attività.
Per concludere
Giunti alla conclusione della lettura, speriamo che la nostra guida possa esserti stata di aiuto nella comprensione del mondo delle start-up innovative.
Se hai ancora qualche dubbio, non temere! Puoi contattarci sul nostro sito per ricevere ulteriori informazioni. Ti risponderemo al più presto. Inoltre il nostro team di esperti si occupa di fornire assistenza alle start-up che operano (o desiderano operare) nel mondo della tecnologia e dell’innovazione, supportando la loro crescita. L’approccio che utilizziamo si concentra sull’analisi della situazione personale e, sulla base di questa, fornisce una strategia personalizzata, sia dal punto di vista giuridico che economico. Grazie al confronto iniziale con il cliente, è possibile individuare la soluzione efficace e su misura per valorizzare l’impresa, permettendole di crescere nel settore di riferimento.