Le startup innovative rappresentano una forma di impresa che punta a rivoluzionare i mercati attraverso soluzioni tecnologiche e innovative.
In Italia, il Decreto Legge 179/2012 definisce i criteri che un’azienda deve soddisfare per essere classificata come startup innovativa e accedere a specifiche agevolazioni.
In questo articolo analizzeremo i principali requisiti richiesti dalla normativa.
Requisiti oggettivi e soggettivi
Per ottenere il riconoscimento come startup innovativa, è necessario soddisfare sia requisiti oggettivi che soggettivi, ciascuno con caratteristiche specifiche.
Mentre i requisiti oggettivi sono principalmente legati alla conformità normativa, i requisiti soggettivi mirano a dimostrare l’unicità e il valore innovativo della startup, rendendola un’impresa con alto potenziale di crescita e impatto sul mercato.
I requisiti oggettivi si riferiscono a criteri misurabili e documentabili, come la forma giuridica, il limite di fatturato annuo, il divieto di distribuzione degli utili e l’attività dichiarata nell’oggetto sociale.
Questi requisiti sono verificabili attraverso documenti ufficiali, come l’atto costitutivo o il bilancio.
I requisiti soggettivi, invece, riguardano la natura stessa dell’impresa e le caratteristiche che ne definiscono il potenziale innovativo.
Navigare tra i numerosi requisiti normativi richiesti per il riconoscimento come startup innovativa può risultare complesso e richiedere competenze specifiche.
Per evitare errori e garantire il rispetto di tutte le condizioni previste dalla legge, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati. CRCLEX, studio legale con esperienza nel supporto alle startup, offre un Modello di Assistenza Legale Continuativa per Startup appositamente studiato per guidare gli imprenditori in ogni fase, assicurando una gestione sicura e conforme della propria impresa.
Requisiti oggettivi di una startup innovativa
I requisiti oggettivi di una startup innovativa, definiti dal Decreto Legge 179/2012 e successive modifiche, stabiliscono criteri chiari e verificabili che l’impresa deve rispettare per essere riconosciuta come tale.
Ecco la lista completa:
- Anzianità: la società deve essere nuova o costituita da non più di 5 anni (60 mesi) alla data di richiesta di iscrizione come startup innovativa.
- Residenza: deve avere sede principale in Italia o in uno Stato dell’Unione Europea, purché sia operativa sul territorio italiano tramite una filiale o sede produttiva.
- Fatturato: dal secondo anno di attività, il fatturato annuo non deve superare i 5 milioni di euro.
- Divieto di distribuzione degli utili: la società non può distribuire né aver distribuito utili, garantendo che tutte le risorse vengano reinvestite per lo sviluppo aziendale.
- Non quotazione: la startup non deve essere quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione. Questo requisito serve a distinguere le startup innovative dalle società già strutturate e consolidate che operano su mercati pubblici.
- Origine societaria: non può essere stata costituita a seguito di una fusione, una scissione societaria o la cessione di un’azienda o di un ramo d’azienda. Questo criterio è stato introdotto per evitare che imprese già consolidate accedano indebitamente ai benefici riservati alle startup innovative.
- Oggetto sociale: l’attività principale deve essere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Questo requisito deve essere chiaramente indicato nello statuto societario e verificabile tramite documentazione ufficiale.
Questi requisiti garantiscono che lo status di startup innovativa sia riservato esclusivamente a imprese effettivamente innovative e in fase di sviluppo. La mancata conformità a uno o più di questi criteri comporta il rifiuto dell’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese, limitando l’accesso ai numerosi vantaggi fiscali, burocratici e finanziari previsti dalla normativa.
Requisiti soggettivi di una startup innovativa
Per essere riconosciuta come startup innovativa, oltre a soddisfare i requisiti oggettivi, un’impresa deve rispettare almeno uno dei requisiti soggettivi definiti dal Decreto Legge 179/2012. Questi requisiti evidenziano la natura innovativa e tecnologica della società, distinguendola dalle imprese tradizionali. Ecco i criteri:
- Spese in ricerca e sviluppo: la startup deve destinare almeno il 15% del maggiore tra il costo totale e il valore della produzione annua ad attività di ricerca e sviluppo. Queste spese includono investimenti in innovazione tecnologica, sviluppo di prototipi, test di prodotti, acquisizione di competenze scientifiche e collaborazioni con istituti di ricerca.
- Personale altamente qualificato: almeno un terzo dei dipendenti o collaboratori deve essere composto da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori che abbiano svolto attività accademiche in ambiti rilevanti per l’impresa. In alternativa, almeno due terzi del personale deve possedere una laurea magistrale, con competenze specifiche utili al raggiungimento degli obiettivi della startup.
- Brevetti e software: la startup deve essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto industriale o biotecnologico, oppure deve detenere la proprietà intellettuale di un software registrato. Questo criterio dimostra l’originalità e l’esclusività dell’attività svolta dall’impresa.
Questi requisiti soggettivi sono progettati per garantire che le startup innovative abbiano un reale potenziale di crescita e impatto sul mercato. La mancata conformità a uno di questi criteri rende impossibile l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese per startup innovative, precludendo l’accesso ai benefici previsti dalla normativa.
La verifica di tali requisiti avviene attraverso la presentazione di documentazione dettagliata, inclusa un’autocertificazione aggiornata annualmente.
Conclusione
Comprendere e rispettare i requisiti per essere riconosciuti come startup innovativa è un passaggio fondamentale per accedere ai benefici offerti dalla normativa italiana, come agevolazioni fiscali, semplificazioni burocratiche e supporto finanziario.
Tuttavia, soddisfare questi criteri richiede una conoscenza approfondita delle regole e un’attenta pianificazione.
Affidarsi a professionisti esperti, come quelli di CRCLEX, può fare la differenza nel garantire che ogni dettaglio sia gestito correttamente.
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